Tovo di Sant'Agata

Tovo Sant'Agata è un piccolo comune della media Valtellina, posto all’inizio di un’ampia pianura subito dopo l'abitato di Lovero. La sua economia si basa principalmente sulle attività agricole, dove si distingue il settore della frutticoltura specializzata nella produzione pregiata e intensiva di mele. 
 
Conserva memoria della propria storia soprattutto grazie al Castello di Bellaguarda dei Venosta, per lungo tempo feudatari del luogo, immerso nei boschi di castagni e ciliegi selvatici, raggiungibile dal centro tramite il Sentiero dei Castelli: posto su tre piani e ritenuto dagli storici uno dei più articolati e interessanti complessi castellati della valle, soprattutto per la sua caratteristica di castello-recinto, è l’unico che abbia conservato una parte delle strutture originarie fin nei particolari.
 
Interessante una visita alla Chiesa Parrocchiale di Sant'Agata in stile barocco e, poco sopra l’abitato in mezzo a selve di castagni, all’antichissimo Oratorio dei Santi Ippolito e Cassiano, dalla semplice facciata rettangolare con un portale in pietra verde dove poter ammirare, racchiuso da una bella cancellata in ferro battuto, un ciclo di notevoli affreschi di Cipriano Valorsa, detto il "Raffaello della Valtellina"; sul medesimo terrapieno si trova la Chiesa della Beata Vergine di Caravaggio o di San Marco, dalla semplice facciata, all'interno della quale è conservato un quattrocentesco affresco rappresentante la "Madonna in trono col Bambino benedicente", attribuita a Giovannino da Sondalo.
 
Per delle emozioni davvero uniche, per i bikers più arditi, non si può non parlare della salita del Mortirolo da Tovo: immersa nel silenzio della natura, in un contesto alpino tra vegetazione ricchissima, boschi e rocce, è una delle scalate più impegnative che, per difficoltà e pendenze che raggiungono anche punte del 23%, non ha nulla da invidiare ai percorsi più importanti delle grandi gare a tappe.  




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