Immergiti in un mondo di arte e fede ai piedi del Mortirolo

Mazzo, centro di un’antica Pieve

Il borgo di Mazzo è un luogo ricco di storia, poiché fu il capoluogo di una delle più antiche pievi della Valtellina, il cui territorio si estendeva lungo la valle dell’Adda, da Sernio a Sondalo. Il battistero dedicato a San Giovanni Battista e la vicina Chiesa di Santo Stefano formano il cuore del complesso battesimale della pieve di Mazzo, un vero e proprio scrigno di arte e fede.

Il centro della vita spirituale del paese era la Chiesa di Santo Stefano, una costruzione che ha radici nel basso Medioevo, anche se le parti più alte dell’edificio sono state rimaneggiate più volte nel corso dei secoli. Non puoi non notare il portale in marmo scolpito, realizzato da Bernardino de Torgiis de Maroggia, un’opera che ti colpirà per la sua bellezza e dettaglio. A fine Cinquecento, Cipriano Valorsa, celebre pittore grosino, decorò con affreschi la sagrestia, che ancora oggi incantano chi li osserva. Nella navata destra, da non perdere l’altare della Madonna del Rosario, un’ancona lignea finemente intagliata che racconta storie di devozione e arte.
Il battistero dedicato a San Giovanni Battista, risalente all’XI secolo, è un’altra perla del borgo. Sulle sue pareti interne potrai scoprire resti di affreschi tardo-quattrocenteschi attribuiti al pittore locale Giovannino da Sondalo. E non dimenticare di ammirare il fonte battesimale dell’Alto Medioevo, datato al VII secolo, che rappresenta la più antica testimonianza della cristianizzazione della Valtellina.
Nel cuore del centro storico si trova il Palazzo Lavizzari, una dimora gentilizia che apparteneva alla famiglia Venosta. Dopo il matrimonio tra Margherita Venosta e Pietro Angelo Lambertenghi, venne realizzato il Salone degli Stemmi, un ampio ambiente con un fregio araldico che contiene ben 14 stemmi. Al centro della composizione, si possono ammirare gli stemmi della coppia e quelli delle rispettive famiglie.
La Chiesa di Sant’Abbondio di Vione, risale sicuramente all’epoca rinascimentale. La facciata, semplice ma elegante, presenta un affresco che raffigura la Vergine col Bambino tra i Santi Abbondio e Antonio da Padova, opera di Cipriano Valorsa. Nella chiesa potrai anche ammirare gli affreschi absidali, considerati uno dei gioielli artistici più significativi del luogo. Realizzati nel 1587 circa, questi affreschi sono una testimonianza straordinaria della maestria di Valorsa, che ha creato un ciclo di grande fluidità, vivacità cromatica e straordinario stato di conservazione, rendendolo uno degli apici della sua lunga e feconda carriera artistica.

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